Lampedusa e l’affondamento della Maddalena Odero
LAMPEDUSA
Si potrebbe pensare che Lampedusa in quanto isola lontana dalla terra ferma, sia stata immune alla Seconda Guerra Mondiale ed invece così non è: è stata infatti teatro di una piccola battaglia navale avvenuta di fronte le acque di Cala Croce, dove è stata affondato il piroscafo Maddalena Odero.
Nell’ agosto 1941 la Macchi, Cannoniera della Regia Guardi di Finanza, lasciò il Palermo per ritornare a Tripoli, ma fece prima una sosta a Pantelleria da cui ripartì scortata dalla cisterna Velino. La mattina seguente entrambi i convogli si trovarono di fronte Punta Galera, dove era stato incagliato il piroscafo Maddalena Odero, dopo che era stato colpito da due siluri. Ad aiutare il piroscafo c’era la torpediniera Pegaso, il cui comandate chiese alla Macchi di aiutarlo a condurre la Odero in un posto più sicuro. E così con una serie di manovre, riuscì a disincagliare il natante e farlo incagliare nella baia di Cala Croce. Alle 13:30 la cannoniera cominciò a rimorchiare la Odero verso l’insenatura, quando all’improvviso sopraggiunsero cinque bombardieri britannici Bristol Blenheim del 105th Squadron della Royal Air Force e uno colpì la Odero che si incendiò. La cannoniera Macchi non poteva spostarsi perché col movimento delle eliche avrebbe risucchiato i naufraghi, che nel frattempo si erano buttati in mare per salvarsi, così lanciò le lance di sinistra che permisero ai marinai di risalire sulla cannoniera, che intanto si era avvicinata ancora di più verso terra, e utilizzarla come ponte. Bloccata dalla terra a prua e dalla Odero a poppa, il suo comandante ordinò agli uomini di abbandonare la nave, e lo fece giusto in tempo: le fiamme raggiunsero la riserva di munizioni che fece esplodere la nave che si abbatté su un fianco ed affondò rapidamente.