Il faro di Capo Grecale
LAMPEDUSA
“Come può un semplice raggio fare la differenza per così tante vite? Come possono tante persone fidarsi di quella luce e di quelli che la custodiscono?” Il guardiano del faro, S. Bembaren 2002. Mai citazione fu più azzeccata per l’isola di Lampedusa, il cui nome sembra derivare, secondo alcuni studiosi, dal termine lampas, ossia torcia, lampada per i naviganti che attraversavano il Mediterraneo.
E la sua funzione di punto di riferimento non è mai conclusa: a Capo Grecale infatti si trova un faro, il più a sud d’Italia, che ha un’altezza di 19 metri e la sua luce arriva sino a 22 miglia nautiche, e così come un tempo era segno di avvertimento per i naviganti, oggi è luce di salvezza per i barconi che giungono dall’Africa.
Il faro di Capo Grecale è possibile raggiungerlo con il bus o con un mezzo preso a noleggio, che permette di scegliere in libertà il percorso da fare. Infatti prima di arrivare a Capo Grecale si incontrano la caletta d Mare Morto e l’Arco Naturale, luoghi di una bellezza incredibile, in cui vale la pena sostare e poi riprendere il cammino.
La strada che porta al faro nel 2021 è stata intitolata ai magistrati Falcone e Borsellino, decisione dettata dal fatto che, così come i due magistrati uccisi dalla mafia hanno lottato con coraggio allo stesso modi coloro che intraprendono la via del mare, o per lavoro o per la ricerca della libertà, sono pervasi da un coraggio che non è da ogni uomo saper affrontare.
Giungendo a Capo Grecale, si osserva il Mediterraneo che sembra non avere confini ed invece è luogo di incrocio di tre continenti e il faro ce lo ricorda con la sua maestosità e imponenza.