“I Cavalieri del Re” a Lampedusa

Storie Di LAMPEDUSA



LampedusaIn un’isola come Lampedusa era difficile trovare dei giochi per i bambini, infatti le ragazzine si cucivano le bambole, mentre i ragazzini giocavano alle battaglie. Uno dei giochi che si faceva tra bambini era quello dei cavalieri del Re, che si svolgeva durante le notti di luna piena. Il gioco consisteva nel prendere un osso di animale, tirarlo il più lontano possibile e il primo che riusciva a recuperarlo diveniva il Cavaliere. Ma non era veramente tale sa non aveva un cavallo, e questo veniva scelto fra quelli che avevano perso, e veniva cavalcato fino allo sfinimento. E’ palese il riferimento alle battaglie delle opere dei Pupi, che narrano dei paladini di Francia, o all’Orlando Furioso, di cui Ariosto utilizzo il paesaggio lampedusano per raccontare una delle battaglie do Orlando. Ma i giochi non erano soltanto questi, venivano anche create delle barche con le scatolette di pesce sottolio: i bambini toglievano il fondo ed il coperchio, aprivano per intero la lattina, ne univano i lati corti saldandoli fra di loro e li trasformavano in piccole barche. Oppure il gioco dello scannello che consisteva nel fare saltare in aria un pezzo di legno dalle estremità affusolate e una volta in aria doveva essere colpito e mandato il più lontano possibile.