Nostra Signora di Lampedusa e il santuario di Castellaro Ligure
STORIE DI LAMPEDUSA
Esiste un legame sacro che unisce un piccolo borgo della Liguria, Castellaro Ligure in provincia di Imperia, e l’isola più a sud dell’Italia, Lampedusa, ed è la devozione alla Madonna. Ma sono stati i pirati che hanno permesso a questi due luoghi così lontani di congiungersi.
I protagonisti di questa storia sono due celebri pirati: Dragut, famoso per avere depredato navi che solcavano il Mediterraneo verso Spagna e Italia, e il suo luogotenente Uluj Alì più comunemente conosciuto come Ucciali, che in una delle loro incursioni alle navi barbaresche che difendevano i mari, catturarono un giovane marinaio di nome Andrea Anfossi. Quest’ultimo, detto il Gagliardo perché non si arrendeva facilmente, venne tenuto prigioniero su una nave fino a quando in una battaglia, svoltasi presso le acque di Lampedusa, Dragut gli ordinò di andare a recuperare delle casse che Kheyr el Din, con cui stava combattendo, aveva gettato in mare. Ma una volta toccata la terra ferma, Anfossi si nascose presso il Vallone del Santuario, dove dei pastori lo aiutarono e lo sfamarono. Ripresosi si inoltrò nella valle sino a quando non trovò una grotta nella quale era custodita una tela che raffigurava la Madonna e il bambinello in braccio, con Santa Caterina d’Alessandria.
Andrea allora lesse questo ritrovamento come un segno del destino, così usò la tela come una vera e propria vela che gli permise di giungere presso le coste liguri. Giunto in patria prese la tela e la offrì ai suoi compaesani che costruirono un santuario in onore della Madonna di Lampedusa.